Enzo Iacchetti si è aperto in una lunga e intensa intervista concessa al Corriere della Sera, ripercorrendo i momenti salienti della sua carriera, tra aneddoti inediti e confessioni personali. Storico volto di Striscia la Notizia, il conduttore ha raccontato con ironia e un velo di nostalgia il cammino che lo ha portato dalla provincia ai riflettori della televisione nazionale. Una carriera iniziata quasi per caso, dopo un colloquio fallito per un posto in banca.
Fu il secondo provino, quello con Maurizio Costanzo, a segnare davvero la svolta. “Mi manca molto, piango tuttora”, ha confessato, ricordando l’amico e mentore. “Ho ancora il suo cellulare in rubrica, alla M come Mauri, ogni tanto penso: ‘Aspetta che lo chiamo’. Per me che ho perso il papà da giovane, Costanzo è stato un secondo padre”.

Uno dei passaggi più interessanti dell’intervista riguarda il rapporto tra Iacchetti e Silvio Berlusconi, che ai tempi lo punzecchiava per la sua inclinazione politica: “Mi mise la mano in tasca. ‘Fammi vedere se ci tieni dei bambini da mangiare’”, ha raccontato ridendo. Eppure, nonostante le battute, Berlusconi apprezzava il suo lavoro e il successo che portava a Mediaset: “‘Bravo, continua così’”, gli diceva. E proprio alla rete del Biscione Iacchetti è sempre rimasto fedele, anche quando la Rai tentò di portarlo via con offerte economicamente molto vantaggiose. “Mi offrivano il doppio di quello che prendevo”, ha detto. “Io i soldi non li ho mai amati, li ho distribuiti agli altri”. Alla fine, la scelta fu chiara: “Non tradisco. Qui sto bene, nessuno mi ha mai chiesto ‘questo non lo devi dire’”.

Iacchetti ha anche rievocato il suo debutto a Striscia la Notizia, che fu tutt’altro che scontato. Il primo contratto durava solo una settimana, per testare l’effetto della sua presenza sul pubblico. Ma gli ascolti volarono, e la sua presenza venne rapidamente estesa a un mese. Da lì nacque un sodalizio duraturo con Ezio Greggio, tanto solido da resistere anche alle tentazioni del servizio pubblico, che cercò in tutti i modi di dividere la coppia. L’amicizia tra i due, al contrario, si è rivelata uno dei punti fermi della trasmissione.
Ma non tutte le relazioni nel mondo dello spettacolo sono state idilliache per Iacchetti. Uno dei momenti più difficili risale al 2012, quando criticò duramente su Facebook la selezione dei giovani per Sanremo Social, guidata all’epoca da Gianni Morandi. Le sue parole – definì il processo una “porcata” e accusò Morandi di essere “un ignorante in musica” – scatenarono una bufera. La vicenda sfociò in una causa legale, con richieste di risarcimento milionarie: 1,1 milioni da parte di Morandi, 600mila da Gianmarco Mazzi. Dopo anni di carte bollate, si arrivò a un accordo extragiudiziale per 40mila euro.

Nonostante il tempo passato, le ferite non sembrano essersi rimarginate. Iacchetti è stato lapidario nel raccontare lo stato attuale del rapporto con Morandi: “Non ci parliamo più. Fine”. Una chiusura netta, che lascia intendere quanto la vicenda abbia segnato il conduttore. Eppure, nella lunga carriera di Iacchetti, tra palco e retroscena, luci e ombre, emerge sempre la stessa cifra: la coerenza, l’attaccamento ai valori e la volontà di rimanere fedele a se stesso, qualunque fosse il prezzo da pagare.