Qualche mese fa, Selvaggia Lucarelli aveva lanciato un’accusa precisa contro uno spot pubblicitario che vedeva protagonista Diletta Leotta. Secondo la giornalista, la campagna – trasmessa su più emittenti – non solo se**ualizzava in modo esplicito la figura femminile, ma coinvolgeva in maniera discutibile anche un bambino, suggerendo un messaggio ambiguo e fuori luogo.
Ora, quello stesso spot è stato ufficialmente sospeso dall’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), che ha riconosciuto la violazione dell’articolo 11 del Codice di Autodisciplina, il quale vieta qualsiasi forma di rappresentazione che implichi una seualizzazione dei minori o di chi appaia tale.

La pubblicità in questione mostrava un ragazzino osservare con meraviglia una donna danzare sul palco, accompagnato dallo slogan “La prima volta che sei rimasto senza parole”. Un messaggio che, secondo molti, Lucarelli in primis, strizzava l’occhio a un immaginario adulto proiettato su un minore, scivolando nel cattivo gusto e nell’ambiguità narrativa.

Dopo la decisione dell’IAP, la giornalista è tornata sull’argomento con un commento diretto nella sua newsletter: “Lo spot è stato sospeso, non può più essere trasmesso, in quanto in contrasto con l’ultimo comma dell’articolo 11 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale”.


Un intervento che rivendica con fermezza la battaglia portata avanti nei mesi precedenti, condivisa anche da numerosi utenti online e telespettatori. Lucarelli ha poi rincarato la dose, puntando il dito contro l’azienda produttrice dello spot e la stessa Diletta Leotta: “Forse è arrivato quel momento in cui Diletta Leotta e l’azienda citata (forse) faranno qualche riflessione sull’opportunità di continuare a proporre spot in cui la se**ualizzazione della donna (e ora anche di un bambino) sono il fulcro della narrazione. Davvero triste”.